Le più comuni paure dei gatti e come affrontarle

LE PIÙ COMUNI PAURE DEI GATTI E COME AFFRONTARLE

Nell'immaginario collettivo i mici sono considerati degli animali molto quieti, che amano dormire, pisolare ad ogni ora del giorno e rilassarsi nei posti più disparati…

Questo è vero, ma solo in parte. I gatti infatti, sono animali predatori che, in realtà, vivono in un costante stato di vigilanza verso tutto quello che li circonda: prede o eventuali predatori.

In natura infatti la loro sopravvivenza dipende esclusivamente da loro stessi: non possono fare affidamento sul branco (come avviene invece per il cane) e questo fa sì che siano sempre in allerta, pronti a scattare per inseguire una preda e procurarsi il cibo oppure a fuggire in caso di pericolo. 

Questa loro caratteristica innata, rende talvolta i nostri micioni degli animali piuttosto  timorosi… ma spesso siamo noi umani che non sappiamo cogliere quei segnali di pericolo a cui loro prestano invece costante attenzione, anche quando sembrano in stato di completo relax!

COME RICONOSCERE UN GATTO IMPAURITO

È importante saper riconoscere quando il nostro micio si trova in uno stato di allerta per assumere il giusto atteggiamento nei suoi confronti. 

I gatti comunicano esplicitamente il loro stato emotivo, attraverso una serie di segnali provenienti dal linguaggio del corpo:

  • Coda e orecchie all'indietro e abbassate
  • Drizzare e gonfiare il pelo
  • Fare la famosa “gobba” (serve a sembrare più grande e minaccioso, come il gonfiare il pelo)
  • Si accuccia e resta immobile (posizione di autodifesa).
  • Tremolio generale del corpo
  • Occhi sbarrati e pupille dilatate
  • Si nasconde in un luoghi stretti e nascosti che ritiene sicuri
  • Assume comportamenti aggressivi

LE SEI PAURE PIÙ COMUNI NEI GATTI 

La maggior parte dei gatti presentano, tipicamente, alcune paure che possiamo ritrovare facilmente in questi animali.

Teniamo presente, tuttavia, che oltre a queste ci saranno sempre anche delle “paure specifiche” di ciascun animale, in base al proprio vissuto e al proprio carattere…

Ma vediamo insieme quali sono invece le paure più comuni, che si ritrovano più di frequente:

1. Paura degli estranei e delle persone sconosciute (specialmente se bambini).

È normale che i nostri mici abbiano paura di persone che non hanno mai visto, specie se si tratta di bambini, che per via della loro voce squillante e dei loro movimenti improvvisi e spesso imprevedibili, tendono a scatenare nei gatti uno stato di allerta molto accentuato. In questi casi i gatti tenderanno quindi a nascondersi, oppure a rimanere nei paraggi in lontananza, in modo molto vigile.

Un espediente che può aiutarli ad abituarsi a nuove presenze nel loro territorio, potrebbe essere quello di facilitare l’incontro attraverso l’offerta, da parte di queste persone, del loro cibo preferito (magari qualche gustoso croccantino o qualche snack di Life) cosa sempre gradita dai nostri amici pelosi.

2. Paura di altri gatti o altri animali (specialmente cani).

I gatti sono molto territoriali, e mal sopportano l’intrusione nel loro habitat da parte di altri animali, siano essi altri gatti oppure animali che percepiscono come minacciosi nei loro confronti, come accade talvolta con alcuni cani. 

Tuttavia una convivenza pacifica è possibile se riusciamo a far avvicinare gli animali in modo graduale e sereno. Importante, in caso dell’arrivo di un nuovo cucciolo in casa, è quello di non trascurare il micio già presente, per evitare di stressare l’animale e fare in modo che non scattino gelosie e comportamenti aggressivi nei confronti dei nuovi arrivati. 

3. Paura di rumori forti e/o improvvisi (elettrodomestici, botti di capodanno, ecc.).

Tutti i rumori prodotti dagli elettrodomestici (aspirapolvere in primis, che ha anche l’aggravante di spostarsi e muoversi per casa) sono un fonte di enorme fastidio per le orecchie dei nostri gatti, che possiedono un udito molto fino.

Inoltre questi rumori sono percepiti come una fonte di pericolo dato che non riescono a identificarli e ne sono quindi spesso molto impauriti. Il loro istinto sarà quindi quello di scappare e nascondersi in un luogo sicuro. 

In questi casi la cosa migliore è limitare alla reale necessità l’utilizzo di questi elettrodomestici, e lasciare in pace il proprio animale che si è nascosto al riparo da questi rumori molesti.

4. Paura di alcuni luoghi specifici, legati ad esperienze o ricordi negativi.

Ogni animale ha paure di luoghi specifici, come ad esempio, in casa potrebbe essere la stanza dove è posizionata la lavatrice. Oppure la nostra automobile perché associata alla visita dal veterinario.

Tra i luoghi più paurosi non può sicuramente mancare l’ambulatorio del veterinario, che spesso è associato a un luogo spiacevole non tanto per la visita del dottore in sé quanto per la sala d’attesa in cui sono presenti contemporaneamente persone estranee e altri animali.

5. Paura dell’acqua. 

Non mancano certo le eccezioni di gatti che sono dei grandi nuotatori e amanti dell’acqua, ma in generale possiamo dire che i felini presentano spesso una paura atavica nei confronti di questo elemento

Questo è probabilmente dovuto al fatto che originariamente questi animali vivevano in aree desertiche e hanno iniziato tardi a prendere confidenza con l’acqua.

Inoltre l’acqua altera l’odore dell’animale, che per lui è un tratto distintivo di riconoscimento fondamentale.

6. Paura di oggetti che non riesco a identificare e/o legati ad esperienze negative.

Spesso i gatti mostrano segnali di paura molto accentuata nei confronti di oggetti per noi molto comuni, che non avremmo mai pensato potessero scatenare reazioni di allarme. 

Uno fra questi è il famoso cetriolo o la zucchina, che pare spaventino molto i nostri adorati pelosi. Il motivo di questa reazione è stato ricondotto, probabilmente, al fatto che l’aspetto di questi vegetali possa richiamare alla mente dei gatti i serpenti, che per loro sono sicuramente una fonte di pericolo. 

Altri oggetti possono poi impaurire i nostri animali se sono legati ad esperienze passate negative… C’è chi ha paura delle forbici, se lo associa al taglio delle unghie, oppure chi è terrorizzato dal trasportino, che viene spesso associato alla visita dal veterinario. 

Quando ci ritroviamo ad affrontare una di queste casistiche, è importante non obbligare il gatto ad allontanarsi o a fare niente che non voglia fare di sua spontanea volontà. La cosa migliore è non fare niente: lasciare che il micio reagisca assecondando il suo istinto e lasciarlo in pace

Solo se percepiamo che possa avere bisogno di noi,  possiamo allora parlargli con un tono di voce sereno, a volume basso e offrirgli del cibo per tranquillizzarlo.

Fonte | Life Natural

Comments (0)

Product added to wishlist
Product added to compare.
Informativa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali e fanno uso di cookie
necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.